LUOGO
La proprietà, composta da due lotti, si trova ai margini del centro storico del villaggio di Novaggio nel Canton Ticino e appartiene alla zona Nucleo del piano regolatore. Uno dei due appezzamenti è occupato dalla casa, che è collegata alla strada comunale, mentre l'altro appezzamento è il giardino ed è rivolto a sud-ovest.
SITUAZIONE PRIMA DELLA RIATTAZIONE:
L'edificio, eretto verso la fine del XVIII secolo, è servito dapprima come ritiro per gli ecclesiastici, poi è diventato una "dogana" all'inizio del XX secolo ed è stato infine convertito in una casa privata; l'ultima ristrutturazione risale al 1950. L'edificio si compone di due piani principali al primo e al secondo piano, di un piano a livello del giardino con locali accessori e di un piano adibito a soffitta. L'accesso all'edificio avviene da sud attraverso il giardino fino al cancello ad arco in pietra e da nord attraverso un cortile adibito a parcheggio. La struttura muraria è costituita da una miscela di pietre e mattoni intonacati, a cui nel corso degli anni sono stati applicati nuovi strati di intonaco di calce e cemento. I soffitti sono costituiti da travi con assiti di legno, anch'essi rivestite con materiali diversi nel corso degli anni, e da un soffitto grezzo intonacato come intradosso. Le volte a botte del piano terra sono in pietra e le volte a crociera del secondo piano sono in filo di ferro intonacato a calce. Il tetto è a falde in legno ed è ricoperto di tegole. In generale, l'edificio era molto modesto in termini di impianti e finiture.
PROGETTO:
L'edificio deve essere riutilizzato come unità abitativa privata e la sua espressione architettonica esterna deve essere conservata. La muratura in pietra e le aperture esistenti sono da mantenere, con due modifiche selettive all'ingresso nord e al piano terra sud, mentre gli interni sono da riattare e gli arredi e gli impianti da adeguare agli standard attuali. Grande importanza viene data al restauro dei materiali originali, eliminando il più possibile gli strati inutili che si sono aggiunti nel corso del tempo. L'ingresso principale si trova ancora sul lato nord, all'altezza del cortile del 1° piano, da cui si accede al piano residenziale. Da qui si può salire al piano superiore alla zona notte e al sottotetto, che è libero come locale multiuso, oppure si può scendere al piano terra, dove si trovano la nuova cucina con accesso diretto al giardino, i locali di servizio e la vecchia cantina.
Una fotografia panoramica in bianco e nero scattata nel 1946 mostra che la loggia al primo piano dell'edificio, con le sue volte a crociera, era in origine uno spazio aperto, come la maggior parte dei sottotetti delle case ticinesi di quel periodo. Sebbene, su richiesta del committente, la loggia dovesse rimanere chiusa, la ristrutturazione ha cercato di avvicinarsi il più possibile all'immagine della loggia aperta, espressa dalle nuove grandi finestre senza montanti o divisioni e con profili minimi, in modo da mantenere inalterata l'immagine dominante dell'apertura ad arco. La loggia ad arco sulla facciata sud, a livello del giardino, è stata ricavata da un'apertura esistente, successivamente murata. Lo stesso tipo di intervento è stato utilizzato per la loggia dell'ingresso nord, con un'apertura ad arco e un fronte vetrato incassato. Entrambi gli interventi creano da un lato un buon equilibrio nell'espressione delle facciate in dialogo con le aperture esistenti, e contribuiscono alla funzionalità dell'uso dei nuovi locali retrostanti, dall'altro.
ENERGIA E SOSTENIBILITÀ:
Per gli impianti si è reso necessario un completo risanamento e rinnovamento. L'involucro dell'edificio è stato rinnovato con un nuovo ed efficace isolamento interno, nuove finestre a triplo vetro, un nuovo isolamento contro il terreno e un nuovo tetto isolato, portandolo allo standard energetico CECEplus. È stata installata una pompa di calore abbinata a sonde geotermiche per il riscaldamento e la fornitura di acqua calda dell'edificio.